Títulos en Religión y espiritualidad

Collana: Sulla via della trasformazione “La prima nascita ci è data dai genitori. Non è una nascita, è un semplice rivestire un corpo nuovo. Esiste però un’altra nascita: accade attraverso la meditazione. Quella è la vera nascita; solo dopo questa si nasce a sé stessi. Questa è la vera nascita che si deve dare a sé stessi. Quindi non sentitevi soddisfatti finché non siete giunti, dentro di voi, a questa seconda nascita. Fino ad allora nessuna energia dovrebbe rimanere assopita dentro di voi.

In occasione del Giubileo della Misericordia, Papa Francesco si rivolge a ogni uomo e donna del pianeta in un dialogo semplice, intimo e personale. La sintesi del suo magistero è raccolta in questa intervista, arricchita dal racconto della sua vita e delle vicende di tante persone incontrate lungo il cammino. Papa Francesco è il volto di una Chiesa che non giudica, che non rinfaccia le fragilità e gli errori, ma che accoglie sempre. La misericordia è il volto del suo pontificato.

Benvenuti in biblioteca, dove c'è un'atmosfera piacevole e tranquilla. Perfetta per un lavoro di profonda concentrazione. Piccoli suoni di pagine sfogliate, sussurri lontani e morbidi passi creano un paesaggio sonoro fresco, piacevole e produttivo.

Allaccia le pinne e la maschera e tuffati in mare per goderti una tranquilla esplorazione sottomarina. I delfini emettono suoni giocosi mentre sfrecciano rapidi nell'azzurro del mare e la tua maschera produce piccole bolle luminescenti che salgono in superficie. Potresti perfino sentire il canto delle balene, i giganti gentili dell'oceano.

Immaginate di essere sdraiati su una spiaggia ai tropici. Le onde lambiscono dolcemente la sabbia bianca e fine. Gli uccelli esotici cinguettano in sottofondo, mentre sentite il calore dei raggi del sole sulla pelle. Aprite un libro da leggere e vi viene servita una bevanda fresca, con cubetti di ghiaccio che tintinnano, in modo seducente, contro il bicchiere. Di tanto in tanto, la spiaggia viene pervasa dalla musica del bar, e le cicale friniscono tra le palme.

Rilassati ascoltando il suono di una gita in una carrozza trainata dai cavalli. Sogna ad occhi aperti il paesaggio idilliaco che ti scorre davanti, mentre chiudete gli occhi e vi godete il suono degli uccellini lungo la via.

Che suono ha lo spazio? Sperimentate un turno di notte nella stazione spaziale: sentite il leggero ronzio delle macchine, mentre fanno i loro complessi calcoli, e quanto l'atmosfera sia incantevolmente imperturbabile.

Sogna ad occhi aperti una piacevole sciata in un meraviglioso paesaggio invernale. La neve scricchiola sotto gli scarponi, gli sci tagliano ritmicamente la neve, mentre senti l'aria fredda sferzare le tue guance. In solitudine, tra i pini innevati, sembra che il resto del mondo stia ancora dormendo.

Le onde si infrangono ai vostri piedi mentre passeggiate in riva al mare. L'impeto del vento solletica le orecchie, mentre i gabbiani e gli uccelli trampolieri cantano e conversano fra loro. Di tanto in tanto un peschereccio naviga al largo.

Immergiti nella brulicante vita di un porticciolo di mare, dove i pescherecci tornano al molo per portare a casa il frutto del loro lavoro. Sedetevi e godetevi il suono dei pescatori che armeggiano con le reti, il richiamo dei gabbiani, gli schizzi d'acqua sulla banchina e lo sciabordio ritmico dell'acqua azzurra contro gli scogli.

Stai per ascoltare un paesaggio sonoro davvero accogliente: immagina di essere a casa. La finestra è appena socchiusa e fuori cade una pioggia leggera. Il tuo vicino si sta esercitando al pianoforte e le note entrano nella tua stanza. Ti prepari una bevanda calda, prendi un libro e ti accoccoli sul divano, sotto una coperta calda. Nulla può più raggiungerti e rovinare la pace che hai intorno...

Benvenuti a bordo! Questo paesaggio sonoro ti farà immergere in un viaggio in treno dal binario di partenza fino alla destinazione. Salite a bordo e mettetevi comodi nello scompartimento. Il ronzio ritmico del treno è perfetto per chiudere gli occhi e rilassarsi.

Da sempre nei pini fruscia un canto che riverbera la saggezza implicita all’esistenza. E noi tutti abbiamo accesso a quella saggezza, non perché sia un diritto di nascita, ma semplicemente perché è il fattore connaturato alla vita: uno sguardo limpido non può non cogliere l’incredibile armonia che ne regola la danza, in tutte le sue manifestazioni; e non può non udire l’eco di quel vibrare, nelle tante voci e forme che la risuonano. Quella stessa saggezza è all’origine del nostro venire al mondo; e dovrebbe governare il nostro esistere dando spazio a una piena realizzazione.

Osho spiega: “La meditazione è tornare a casa, un semplice riposarsi un po’ all’interno del proprio essere”. Questo però implica conoscere la via che conduce a quella dimora. Un sentiero purtroppo dimenticato, ostruito, perduto all’interno delle vie del mondo... un intrico di strade che portano lontano, creando complicazioni, fastidi e turbamenti dannosi, anche alla salute. Ebbene, sempre di più ci si avvicina alla meditazione perché si avverte un disagio a livello fisico omentale.

“Ascolta il canto della vita. Non è un caos, è un cosmo. La felicità è uno stile di vita, non la conseguenza di un desiderio: è un’attitudine. Puoi essere felice qui ora: se riesci a essere in silenzio, consapevole della vita che ti circonda e che è anche dentro di te, sarai felice. Ogni cosa nell’esistenza è felice, ad eccezione di te. L’esistenza è felicità, è un’eterna celebrazione, è una festa.”

Lo stato di cose nel mondo mette di fronte a una responsabilità che richiede una scelta consapevole nella gestione della propria vita. E questo cambio di passo sollecita la necessità di farsi o trovarsi degli amici sinceri, prendendo le distanze dalle tante dinamiche che spingono a creare nuovi gruppi di appartenenza, cosa che inevitabilmente riattiva conflitti tra “noi” e “loro”; nella certezza che “noi siamo sempre nel giusto”.

Collana: Passaggi di vita Un gene egoista ci abita e una pulsione primordiale ci spinge ad agire in funzione di un unico stimolo primario: procreare. Come per tutto ciò che è vivente, attraverso di noi la vita vuole vivere, rigenerarsi, replicarsi. E per sollecitare una partecipazione, nell’atto sessuale rivela sé stessa: al culmine di gesti che si fanno convulsi, di emozioni fuori da qualsiasi logica e razionalità, c’è un’esplosione che permette di percepire il nostro essere potenza creatrice.

Collana: Le opere sapienziali Di fronte a un nuovo millennio e a tutte le sue contraddizioni che ripropongono all’umanità comportamenti distruttivi, rivelatori che la Storia recente nulla sembra aver insegnato, Osho suggerisce una rinascita dello Zen, preso nella sua essenza e rigenerato, in funzione del nuovo contesto occidentale con il quale l’uomo moderno deve fare i conti. A suo favore lo Zen ha ottime qualità evolutive, essendo la più alta espressione – secondo Osho – che contrappone la logica e la verità della natura alle normali pretese della pura sopravvivenza.

Collana: Le opere esperienziali “Il nostro sentirci superflui e appesantiti dalla vita non è dovuto al suo essere inutile. L’esistenza è appagamento senza fine, ma noi abbiamo scordato il sentiero che conduce a quel destino. Esistiamo senza avere alcun rapporto con la vita. Questo non è vivere, ma aspettare di morire; e come può l’attesa della morte essere altro dalla noia? Come può portare felicità?

Collana: Le opere esperienziali La mente è un fenomeno recente, spiega Osho, giunto come lo strumento più evoluto creato dalla natura per facilitare la nostra sopravvivenza. Tuttavia, proprio la sua funzione, la rende vecchia; perché basa i suoi ragionamenti sul passato. Ed è conformista, conservatrice, sempre in ansia perché “programmata” per difendere e preservare l’organismo che la ospita. Pertanto, messa al comando diviene il problema.