Resultados Editorial "audible studios" en Activistas

Publicada en 1974 y escrita cuando tenía 28 años, la autobiografía de Angela Davis es una radiografía fundamental de las luchas sociales en Estados Unidos durante los años sesenta y setenta, periodo en el que se convirtió en un icono del Movimiento de Liberación Negro. En sus páginas, Davis expone el punto de vista de una militante afroamericana y su particular visión del movimiento negro y el feminismo, en uno de los momentos más efervescentes de la historia política reciente....

Del nen prodigi del franquisme al moviment pacifista i el Black Power: un recorregut literari sobre les persones que van ser sacrificades per salvar una causa iniciada pel poder als seus països. Dos homes de mons oposats s’enfronten davant d’un tauler d’escacs: un va ser peó del franquisme, l’altre ho serà de la guerra freda. El peó recorre les vides de nombrosos «peons» lliurats a una causa política, a l’Espanya franquista o als Estats Units de Kennedy.

When Christina Crawford’s harrowing chronicle of child abuse was first published in 1978, it brought global attention to the previously closeted subject. It also shed light on the guarded world of Hollywood and stripped away the façade of Christina’s relentless, alcoholic abuser: her adoptive mother, movie star Joan Crawford.

Este libro recoge 10 historias de gente ingobernable, que prefiere complicarse la vida que asfixiarse en el estrecho y absurdo modelo de normalidad. 

¿Ser mujer y no depilarte la barba? Qué ganas de complicarte la vida. ¿Salir del armario a los 40 años? Qué ganas de complicarte la vida. ¿Poner tu vida en riesgo por defender los derechos de otras personas? Qué ganas de complicarte la vida. 

Cosa succede quando si risponde al precariato del sistema capitalista trovando lavoro in una delle ultime realtà comuniste rimaste? In gioco ci sono la propria visione del mondo, le relazioni amorose e amicali, la ricerca di stabilità e dignità. Poco più che trentenne e attrezzata con un master in diplomazia, Carla Vitantonio è atterrata per la prima volta all’aeroporto di Pyongyang con un lavoro come insegnante di italiano.

Nace un tejedor de sueños es el despertar de un escritor y es la liberación de un pueblo. Mientras Ngũgĩ va a estudiar a la Universidad de Makerere, en Uganda, su pueblo se defiende del Imperio británico. En aquellos tiempos convulsos es cuando nace uno de los intelectuales más importantes de nuestra época, formándose como periodista, escritor de cuentos, dramaturgo y novelista.

Ida B. Wells is an American icon of truth telling. Born to slaves, she was a pioneer of investigative journalism, a crusader against lynching, and a tireless advocate for suffrage, both for women and for African Americans. She cofounded the NAACP, started the Alpha Suffrage Club in Chicago, and was a leader in the early civil rights movement. This engaging memoir relates Wells’ private life as a mother as well as her public activities as a teacher, lecturer, and journalist in her fight for equality and justice. 

In Mandela, former foreign correspondent Bob Crew demystifies the icon and his legacy. After over a decade of travels in South Africa, Crew seeks truth in the unexpected details of the lives of Mandela and current South African president Jacob Zuma, comparing them to other world icons in order to bring a new understanding of their legacies to Western listeners.

David Wojnarowicz's brief but eventful life was not easy. From a suburban adolescence marked by neglect, drugs, prostitution, and abuse to a squalid life on the streets of New York City, to fame - and infamy - as an activist and controversial visual artist whose work was lambasted in the halls of Congress, all before his early death from AIDS at age thirty-seven, Wojnarowicz seemed to be at war with a homophobic "establishment" and the world itself. Yet what emerged from the darkness was a truly extraordinary artist and human being.

Malala Hoon Main tells the story of Malala Yousafzai, a student in Pakistan. She is a well-known activist, and her fight for women’s right to education, particularly in Swat Valley, has granted her global recognition. The Taliban, who were in power here, forbid girls from attending school. On October 9, 2012, she was shot in the head by a gunman but survived. This attempted assassination sparked an outpouring of national and international support for Yousafzai.

Nessuno sa il mio nome è la seconda raccolta di saggi di James Baldwin pubblicata per la prima volta nel 1961 e scritta durante la sua permanenza in Europa, quando la distanza dagli Stati Uniti, fortissimamente voluta, gli aveva permesso di riflettere in modo nuovo sulla condizione delle persone nere in una società dominata dai bianchi. Trascendere la sterile categoria di blackness, sia essa quella imposta dal mondo bianco o quella eretta a scopo difensivo dalla comunità nera, divenne il nucleo dell’opera di Baldwin come scrittore.

«Non intendevo scrivere questo libro. Un'autobiografia, alla mia età, mi sembrava presuntuosa». Ma questa ragazza nera cresciuta nella provincia americana, studiosa di filosofia, allieva di Adorno e di Marcuse, militante comunista e vicina alle Pantere Nere, attiva nelle battaglie contro il razzismo e contro il sistema «militare- industriale carcerario» americano, a poco più di vent'anni era già una stella polare per i movimenti in favore dei diritti civili.

Ahmet Altan è stato travolto dall'ondata di arresti che ha seguito, nel 2016, il fallito colpo di stato del 15 luglio contro Erdogan. Da allora è recluso in un carcere nei pressi di Istanbul. L'accusa a suo carico è di aver favoreggiato il golpe tramite "messaggi subliminali". Nel febbraio 2018 il suo processo-farsa si è concluso con un'atroce sentenza: ergastolo senza condizionale. "Non rivedrò più il mondo" è il messaggio che Altan lancia dalla sua cella: è un testo breve, che contiene molti universi.

«I bambini affamati erano tanti. Cominciava il tempo umido e freddo e non c’era carbone. I casi pietosi erano molti, moltissimi. Bambini che dormivano in casse di segatura per avere meno freddo, senza lenzuola e senza coperte. Bambini rimasti soli o con parenti anziani che non avevano la forza e i mezzi per curarsi di loro.» Così scrisse Teresa Noce, dirigente dell’Udi, Unione donne italiane, che fu l’anima del grande sforzo collettivo avviato all’indomani della Seconda guerra mondiale per salvare i piccoli del Sud condannati dalla povertà.

Langston Hughes was a man far ahead of his time, but his actions were often unpredictable, contradictory and refused classification. To give an example, he campaigned tirelessly for civil rights but then testified before the controversial House Committee on Un-American Activities, seen by many as a witch-hunt. Rather than ignoring or excusing these contradictions, Bonnie Greer confronts them, highlighting the many contradictions present in both his day and ours and painting an unforgettable portrait of a man caught up in strange and contradictory times.

In 2010, just as the Indian government was stepping up its counterinsurgency operations in the country's Naxal-affected areas, Alpa Shah set out on a seven-night march with a guerrilla platoon across 250 kilometres of the same territory. An anthropology professor, she wanted to understand why, against the backdrop of a shiny new India, the country's poor had shunned the world's largest democracy and united with revolutionary ideologues.

Bhagat Singh is a name that became synonymous with revolution in India’s struggle for Independence. This young boy brought about a change in the way people thought about freedom. He was well read and fought extensively for rights – his own, his comrades’ and his countrymen’s. This book is a collection of 18 of his valued writings from within the walls of prison and outside it, which show us the resolve in his words, and the bravery in his acts subsequently.

Narrando le azioni e le ragioni che muovono i corpi ribelli, l'autore attraversa epoche e luoghi diversi, dall'Europa all'America Latina, portando alla luce le esistenze di uomini e donne che hanno sacrificato tutto a un ideale. Insieme alle gesta di Tupac Amaru o del condottiero maya "Serpente Nero", rivivono le imprese di "Quico" Sabaté, l'anarchico inventore di un mortaio lancia-proclami per bombardare i franchisti; le beffe della primula rossa Silvio Corbari, il partigiano che prendeva in giro i nazifascisti.

Cosa significa vivere fuori dal nostro paese per portare aiuto alle persone più deboli del mondo, testimoniando nel concreto il proprio ideale di giustizia sociale? Ecco le storie di vita quotidiana, di emozioni, di gioie, di successi, vissute dagli operatori umanitari italiani di Medici senza frontiere, raccontate attraverso le loro lettere e i loro racconti. Diversi sono gli scenari ma comuni molti dei riferimenti: l'ingiustizia, la mancanza di strutture sanitarie minimali o di acqua, la morte per denutrizione.