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Il balsamo della felicità
La filosofia della Mangusta 06.04
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Narrado por:
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Zap Mangusta
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De:
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Zap Mangusta
Acerca de este título
Capitolo VI - Schopenhauer
Perché abbiamo bisogno di Schopenhauer oggi? Perché ci apre gli occhi. Ci dice che la vita non è come il Carnevale di Rio e nemmeno come un fetta di Sacher torte. Lo sarebbe se non fossimo perseguitati dalle ambizioni della Volontà e del nostro Io. Che lui però ci suggerisce come tenere al guinzaglio. Come? Con l'amore per l'arte. Con la scoperta del silenzio e della meditazione. E soprattutto attraverso l'amore per gli altri. E poi dobbiamo essergli grati, perché scrive in maniera sublime e ci tira su anche quando ci butta giù. Quindi dobbiamo seguirlo anche perché, dopo tanti anni, sarebbe proprio bello dargli la soddisfazione che si merita: quella di avere più seguaci di quel trombone tronfio ed iper-ottimista di Hegel!
Episodio 4 - Il balsamo della felicità
La vita è una partita difficile, questo ormai è chiaro: è "felicità a momenti e futuro incerto", come diceva una canzone di qualche anno fa. Ma proprio quando tutto per noi sembra ammantarsi di grigio, in piena contraddizione col carattere deterministico della sua filosofia dalla quale pare che per l'essere umano non vi sia alcuna via di scampo, Schopenhauer, con uno dei suoi colpi di coda che l'hanno reso celebre, decide di regalare all'uomo una possibilità di speranza. Possiamo ancora cavarcela.
Ci sono ben tre stratagemmi da attuare, anzi tre rimedi per addolcire questo boccone amaro che è la vita, tre balsami che danno sollievo e che leniscono il nostro dolore cosmico, acquietando la nostra mente e tenendo lontana l'energia negativa della Volontà. Se la supremazia di questa forza su di noi comincia da quando siamo consapevoli della nostra identità, la liberazione da tutti i nostri guai non può che passare attraverso la negazione del mondo e "dei fenomeni" a cui è legata la catena dei nostri bisogni. Per prima cosa dunque, dobbiamo liberarci del nostro Io. Liberarci dall'egoismo che, se vogliamo, è il "leit motiv" della nostra esistenza, smettendo di alimentarlo. Il che non significa diventare degli invertebrati, ma cercare piuttosto di annullare la forza di questa malefica Volontà attraverso un costante esercizio di contrasto, praticando cioè l'Arte, l'Altruismo e la Meditazione.
Questi tre fantastici rimedi riducono significativamente la massa del nostro "Io", assottigliano la nostra smodata dose di egoismo e disorientano di conseguenza la Volontà maligna che non riesce più a intercettare la sua vittima. In conclusione se vi sentite molto giù e avvertite che la vostra vita è simile a quella di un criceto che corre freneticamente sulla ruota e avete bisogno di una bella scossa, allora mollate tutto, ci suggerisce Arthur: andate a visitare un museo, prenotate una serata a teatro, andate a vedere un concerto o semplicemente mettetevi sul divano a leggere un buon libro. Quindi, recatevi a trovare un vostro parente anziano o una persona che conoscete e che sapete essere in difficoltà o bisognosa di un po' di conforto. Dopodiché ritagliatevi qualche momento per voi e "ritiratevi nella vostra capanna", magari ascoltando della buona musica. Vedrete che la Volontà Insaziabile vi lascerà in pace per un po' e, inoltre, risparmierete anche un sacco di soldi.
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