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Il potere della poesia
- De: Aldo Cazzullo
- Narrado por: Massimo Cacciari, Alberto Onofrietti, Viola Graziosi, Aldo Cazzullo
- Jul 21 2021
- Italiano (Estándar)
- Duración: 51 mins
- Podcast
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Resumen
Resumen del editor
Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle".
Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.
Il potere della poesia
La passione politica è stata un'altra costante dell'esistenza di Dante, procurandogli dolori feroci. È quindi inevitabile che la politica sia presente ovunque nella Divina Commedia, in particolare nel sesto canto di Inferno, Purgatorio e Paradiso, raccontata attraverso le vite di dannati e beati: questi ultimi vissuti in un tempo lontano. Perché anche per Dante il meglio nella cosa pubblica era passato da un pezzo.
Con Massimo Cacciari.