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Diseño de la portada del título Un italiano all'Inferno

Un italiano all'Inferno

De: Aldo Cazzullo
Narrado por: Giulio Ferroni, Alberto Onofrietti, Viola Graziosi, Aldo Cazzullo
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  • Resumen

  • Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle". 

    Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

    Un italiano all'Inferno

    Ci sono nazioni che sono nate da matrimoni dinastici, altre da guerre o rivoluzioni. L'Italia no. È nata dalla cultura e dalla bellezza. Dai libri e dagli affreschi. È nata da Dante e dai grandi scrittori venuti dopo di lui, ispirati da lui. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. E ci ha dato un'idea di noi stessi raccontando un Paese che lui vide unito prima di chiunque altro.

    Con Giulio Ferroni.

    ©2021 Audible Originals (P)2021 Audible Studios
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Resumen del editor

Dante Alighieri non ci ha dato solo quella che per molti è la più grande opera della letteratura universale. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. Una lingua che si è mantenuta fresca e viva, grazie a lui e ai suoi seguaci. Accade a volte che una lingua sia plasmata, salvata e mantenuta viva da un libro: per noi, la Divina Commedia. Non a caso molte espressioni coniate o citate da Dante sono usate ancora oggi: "Stare fresco", "stare solo soletto", "non mi tange", "degno di nota", "senza infamia e senza lode", "lasciate ogni speranza voi ch'entrate", e ovviamente "a riveder le stelle". 

Dante ha fatto molto di più. Ci ha dato un'idea di noi stessi. È lui il primo a parlare di Italia, è lui a inventare l'espressione "Belpaese". Per Dante l'Italia non era uno Stato; era appunto un'idea. Un patrimonio di bellezza e di cultura. A 700 anni dalla morte, in questo podcast del Corriere della Sera, Aldo Cazzullo attraversa il capolavoro dantesco scegliendo un tema diverso, rivelandone angoli sorprendenti e continue connessioni con l'oggi, solo apparentemente lontanissimo da quel tempo.

Un italiano all'Inferno

Ci sono nazioni che sono nate da matrimoni dinastici, altre da guerre o rivoluzioni. L'Italia no. È nata dalla cultura e dalla bellezza. Dai libri e dagli affreschi. È nata da Dante e dai grandi scrittori venuti dopo di lui, ispirati da lui. Dante ci ha dato una lingua, l'italiano. E ci ha dato un'idea di noi stessi raccontando un Paese che lui vide unito prima di chiunque altro.

Con Giulio Ferroni.

©2021 Audible Originals (P)2021 Audible Studios

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