Resultados para "Anna" en Artistas, arquitectos y fotógrafos

Aprile 1975, Pùbol, Gerona. Gala Éluard Dalì si ritira per una settimana in solitudine nel castello che il suo secondo marito, Salvador Dalì, le ha regalato. Una notte una ragazza bussa alla sua porta: è una giovane studentessa dell'Università di Torino che sta lavorando alla sua tesi di laurea. Si apre così un incontro causale, ma forse necessario per entrambe, che si svolge all'interno di quello che Dalì considerò il suo più grande capolavoro.

Den danske skagensmaler Anna Ancher deler ud af sine barndomsminder fra Skagen. I modsætning til resten af første generation af skagensmalere var Anna Ancher født og opvokset i Skagen, og hendes fortælling byder blandt andet på historien om, da selveste H.C. Andersen kom på uanmeldt besøg i hendes barndomshjem.

Zbiór blisko pięćdziesięciu esejów poświęconych najwybitniejszym polskim artystom od drugiej połowy XIX wieku do czasów współczesnych. Każdy z tekstów koncentruje się na wskazaniu esencji twórczości danego malarza - od zarysowania tła biograficznego, często przez analizę psychologiczną twórcy, po podsumowanie jego dorobku artystycznego. Rozważania wzbogacone są w interpretacje wybranych dzieł sztuki, które niejednokrotnie wykraczają poza oczywiste przesłanie, jakie niesie obraz.

In early 2021, popular artist Anna Marie Tendler checked herself into a psychiatric hospital following a year of crippling anxiety, depression and self-harm. Over two weeks, she underwent myriad psychological tests, participated in numerous therapy sessions, connected with fellow patients and experienced profound breakthroughs, such as when a doctor noted, “There is a you inside that feels invisible to those looking at you from the outside.”

Il primo incontro con Fellini avviene sul set di 8½, dove la madre di Marina, Caterina Boratto, è stata presa per interpretare la Signora Misteriosa, ruolo che segna il suo ritorno alle scene dopo un lungo periodo di assenza. Subito tra la sedicenne Marina e il regista scatta un’affinità. Benché sia per natura diffidente con gli altri, e ancor più verso una personalità istrionica e sfuggente come quella di Fellini, Marina si lascia affascinare dal mondo del cinema e prende a frequentare il Teatro 5 di Cinecittà.

Stay Om! è nato per gioco e per scommessa nei giorni drammatici e complicati del lockdown, del distanziamento sociale e della quarantena di tutto il Paese. Gioco e scommessa non sono due concetti stonati nell'ora più buia, hanno senso se accogliamo una notizia fondamentale: quella che le nostre vite non sono sospese, che anche nello spazio chiuso delle mura casalinghe continuano, così come continua la necessità di confrontarsi e imparare, di pensare e applicare il pensiero laterale, quello che aggira ostacoli concreti.