Resultados Editorial "audible studios" en Viajes y turismo

Mezcal. In recent years, the oldest spirit in the Americas has been reinvented as a pricy positional good popular among booze connoisseurs and the mixologists who use it as a cocktail ingredient. Unlike most high-end distillates, most small-batch mezcal is typically produced by and for subsistence farming communities, often under challenging conditions.

The original India Pale Ale was pure gold in a glass; a beer specially invented, in the 19th century, to travel halfway around the world and arrive in perfect condition for a cold drink on an Indian verandah. But although you can still buy beers with 'IPA' on the label they are a pale imitation of the original. For the first time in 140 years, a keg of Burton IPA has been brewed with the original recipe for a voyage to India by canal and tall ship, and the man carrying it is Pete Brown, Britain's best beer writer.

Eighteen years ago, Joe Bennett left England for a holiday. Now he’s come back. But how is the England of his memory different from the England of the motorway? Identikit high streets, New Labour, chicken tikka - things aren’t what they used to be. But the longer Joe travels, the more he wonders whether things were ever what they used to be. Even a century ago, H. V. Morton, the nation’s most celebrated eulogiser, was In Search of England.

La Ciudad de México late al ritmo de mandíbulas triturando comida, paladares degustando sabores, cucharones revolviendo ollas, carritos haciendo sonar sus vapores... Aquí hay una variedad de sabores para aquel a quien le suene la tripa. En ¡A mordidas! Comer a toda hora en la CDMX, Ana Paula Tovar prueba los sabores de la madrugada a la trasnoche por las calles chilangas y demuestra que en la capital de la garnacha se come rico a toda hora.

Aquí quien busca encuentra, y para hallar auténticas joyas no hacen falta brújula, mucha experiencia ni olfato de sabueso: ya sea ropa, accesorios o alimentos, en los tianguis encuentras algo, vayas buscando o no. Pásale a nuestro especial de tianguis, con la música, el griterío, todo tipo de productos, colores y sabores de fondo en el ambiente. Y una vez dentro, llégales a los cerros de prendas. Zambúllete y explora.

Más allá de la cama, la banda chilanga usa la ciudad para liberar sus deseos carnales y encontrarse en los lugares más bizarros para producir el acercamiento estrecho de sus cuerpos. En esta serie, Andrea Mireille desnuda la ciudad y la recorre en profundidad hasta acabar sorprendiéndonos con un recorrido orgásmico que atraviesa parques, vagones del metro, azoteas, baños... Si de gozar se trata, ¿qué sucede cuando el placer toma la calle? Aparecen los lugares más bizarros para co*er en la ciudad…

En la ciudad fuimos, somos y seremos. Hijes, padres, madres, progenitores, abuelxs. Vivimos todes en un encuentro de tiempos mismo del que son testigos espacios donde baile, comida, juego y amor, se convierten en motores que nos unen, y con los que superamos las diferencias.

Distintos proyectos de investigación con impronta chilanga imaginan nuevas respuestas para el abastecimiento del agua, el desarrollo de nuevos combustibles, los procesos electorales transparentes o la conquista espacial. Conocer quiénes están detrás de estas investigaciones y cuál es su impacto en nuestras vidas es clave para entender el papel fundamental de la ciencia y la tecnología en nuestro bienestar personal y social.

En esta nueva serie hacemos el delicioso ejercicio de la exploración garnachera dividiendo la ciudad en quince zonas y quince taquerías que nos dieron los quince tacos más chilangos. Desde las taquerías de barrio, hasta las más nuevas, de cadena, te decimos los tacos más grasabrosos de la CDMX y además, Alonso Ruvalcaba reflexiona de lo democrático de esta comida para todes.

No importa la época del año, es momento de sacudirse la polilla, salir del sillón, y empezar a hacer actividad física para ser personas más saludables. Por eso, en esta serie te presentamos 10 ejercicios que puedes practicar en la CDMX para entrarle de lleno a la vida fit; mientras recordamos que actividades como correr, nos permiten conocer la ciudad, explorarla, conectar con uno mismo y hacer comunidad. Y si ni así te convencemos para que te actives, te decimos dónde puedes jugar al juego de pelota como nuestros ancestrxs prehispánicxs.

L’immensità è un concetto familiare per chi nasce in Amazzonia, dove lo spazio sembra non avere confini. Un’inesauribile varietà di ambienti, la più alta concentrazione di forme di vita sul pianeta, corsi d’acqua così vasti da non scorgerne la sponda opposta. Emanuela Evangelista, biologa e attivista, vive da oltre dieci anni nel cuore della foresta amazzonica e precisamente nel villaggio di Xixuaú, una manciata di palafitte ignorate dalle mappe ufficiali, come la maggioranza degli insediamenti umani situati nelle zone più remote.

Mettersi in cammino vuol dire scegliere un'altra vita. Una vita semplice, in cui ogni incontro è una porta, ogni volto un viaggio, ogni sentiero una via per esplorare se stessi e il mondo. Farsi nomadi per essere liberi. Un libro prezioso che ci esorta a incamminarci, ciascuno con il proprio passo, verso il nostro destino. "Ci sono estati chiuse come scatole, sigillate. Sono estati che trascorri in una stanza, in ufficio, o su un letto d'ospedale, in una cella, in uno spazio delimitato da pareti che ti sono ostili.

Il libro di Susanna Tartaro è un viaggio, attraverso dodici tappe, nel mondo degli haiku e dei suoi girovaghi autori; Santoka su tutti, ma anche Basho e Issa, letti oggi con l'occhio di chi abita una città con tutte le sue piccole e continue trappole alla nostra felicità. Susanna Tartaro - che lavora a Radio3 e da anni cura Fahrenheit, storico programma di "libri e idee" - nel suo blog Dailyhaiku, racconta la propria passione per la poesia giapponese fatta di 5-7-5 sillabe, in cui si racchiudono, miracolosamente, saggezza e dolcezza, sapere e fantasia.

Un’omelette alle erbe e una limonata al Café Orquidea in compagnia di Pereira. Una feijoada insieme al Guardiano del Cemitério dos Prazeres. Una sosta al Café Brasileira sulle orme di Pessoa e degli intellettuali portoghesi. A Lisbona con Antonio Tabucchi non è solo una guida ma un’esplorazione urbana, culturale e umana. La città è geografia, architettura, spazio urbano e memoriale, entro i cui confini si sono consumati eventi privati e pubblici, esistenziali, storici e politici. Ecco allora che l’acqua dolce del Tago, con il suo scorrere placido, diviene letteratura.

A Virginia Woolf i medici raccomandarono senza mezzi termini di stare lontana da Londra. Troppo sensibile la scrittrice, troppo animata la città: due elementi che, combinati, non potevano che gravare su un'anima già infragilita da lutti e dolori.

"Pensate al luogo più a nord che conoscete. Fissatelo nella mente, poi proseguite ancora e ancora, attraversate centinaia di chilometri di ghiaccio e neve, oltrepassate vulcani chiazzati di bianco e cascate di cristallo, scivolate tra branchi di renne e orsi polari, smarritevi nel buio gelido della notte artica inseguendo i bagliori verde-porpora delle aurore boreali.

Questa non vuol essere una guida ma un viaggio tra passato e futuro: una personalissima mappatura di ciò che (ancora per poco) sopravvive dell'Avana più letteraria: le strade, le piazze, gli edifici, raccontati e vissuti nel corso del tempo da Alejo Carpentier, Pedro Juan Gutiérrez, Virgilio Piñera, Miguel Barnet, solo per citare alcuni nomi fondamentali della narrativa cubana del Novecento.

Tutto ha inizio da una coppia e dalle loro caselle di posta che, in un continuo botta e risposta di messaggi e condivisioni, si riempiono velocemente di foto di luoghi idilliaci che non solo sembrano irraggiungibili, ma lo sono davvero, data la condizione di immobilità a cui Sara, Gian Marco e il resto del mondo sono stati costretti negli ultimi due anni. È in questa bolla di «poi vorrei» che nasce l’idea di Yes Weekend: un format che, dopo aver mosso i primi timidi passi sui social, è diventato una trasmissione di successo su Sky TG24.

Lunga nuvola bianca non è una guida turistica, per questo esiste già la Lonely Planet. Non è la storia di un uomo in carriera che ha mollato tutto per girare il mondo. Non parla di un viaggio in Asia senza soldi e senza prendere aerei. Non è nemmeno una guida pratica atta a muovere i primi passi lontani da casa. È la Nuova Zelanda raccontata attraverso gli occhi di un viaggiatore, ritrovatosi lontano da casa durante la pandemia.

Alla scoperta dell’anima oscura, nascosta, sotterranea, esoterica e criminale della città. È antico il fascino di Bologna. Come un’ombra, percorre da secoli i vicoli del centro storico, i sotterranei e i portici che hanno reso celebre nel mondo la città. Tutti conoscono la Bologna “dotta”, “grassa” e “turrita”, ma solo in pochi conoscono i segreti, gli enigmi e i gialli del capoluogo emiliano. Come la necropoli dei vampiri emersa dalle viscere della terra durante i recenti scavi per l’alta velocità, o il codice mai decifrato inciso sulla Pietra di Bologna.