Resultados Editorial "audible studios" en Histórico

In the three decades since April 4, 1968, when Martin Luther King, Jr., was shot to death in Memphis, scores of books and articles have questioned whether James Earl Ray, King's killer, acted alone or was part of a larger conspiracy. Now, based on explosive new interviews, confidential files, and previously undisclosed evidence, best-selling author Gerald Posner finally resolves the simple truth of the last great political murder mystery of the 1960s, definitively proving that Ray acted alone.

In this groundbreaking epic biography, Douglas Brinkley draws on never-before-published materials to examine the life and achievements of our "naturalist president." By setting aside more than 230 million acres of wild America for posterity between 1901 and 1909, Theodore Roosevelt made conservation a universal endeavor. This crusade for the American wilderness was perhaps the greatest U.S. presidential initiative between the Civil War and World War I.

The only Major League ballplayer whose baseball card is on display at the headquarters of the CIA, Moe Berg has the singular distinction of having both a 15-year career as a catcher for such teams as the New York Robins and the Chicago White Sox and that of a spy for the OSS during World War II. Here, Dawidoff provides "a careful and sympathetic biography" ( Chicago Sun-Times) of this enigmatic man.

On December 7, 1941, as the great battleships Arizona, Oklahoma, and Utah lie paralyzed and burning in the aftermath of the Japanese attack on Pearl Harbor. A crack team of U.S. Navy salvage divers headed by Edward C. Raymer are hurriedly flown to Oahu from the mainland. Their two-part orders are direct and straightforward: (1) rescue as many trapped sailors and Marines as possible, and (2) resurrect what remains of America's once mighty pacific fleet. Descent Into Darkness tells their story.

Why the American Revolution, of all the great revolutions, was the only enduring success. Through the Founders' own voices - and in the homes they designed and built to embody the ideal of domestic happiness they fought to achieve - we come to understand why the American Revolution, of all great revolutions, was the only enduring success. The Founders were vivid, energetic men, with sophisticated worldviews, and this magnificent reckoning of their successes draws liberally from their own eloquent writings on their actions and well-considered intentions.

The story of the American Civil War is not complete without examining the extraordinary and influential lives of Jessie Frémont, Nelly McClellan, Ellen Sherman, and Julia Grant, the wives of Abraham Lincoln's top generals. They were their husbands' closest confidantes and had a profound impact on the generals' ambitions and actions. Most important, the women's own attitudes toward and relationships with Lincoln had major historical significance.

Despite his reputation for rash decisions, brutal tactics, and intemperate behavior, Ulysses S. Grant was the only Union general who could win the war for Lincoln. Grant's aggressive strategies, swift movements and uncompromising battlefield attacks were praised in the North, feared in the South, and reviled by many of his own associates and staff. General Grant is, perhaps, one of the most controversial, enigmatic, and misunderstood generals in our nation's history.

In the history of the modern world, there have been few characters more sadistic, sinister, and deeply demented as Baron Ungern-Sternberg. An anti-Semitic fanatic with a penchant for Eastern mysticism and a hatred of communists, Baron Ungern-Sternberg took over Mongolia in 1920 with a ragtag force of White Russians, Siberians, Japanese, and native Mongolians.

On 25 May 1982, at a critical juncture in the Falklands War, the destroyer HMS Coventry was attacked by Argentinean aircraft. In a devastating strike, she was hit by three bombs, two of which exploded inside her hull, killing 19 of her crew and leaving many others badly injured. Within minutes Coventry had capsized, and would finally sink the following day. It was the first occasion since the Second World War that a British captain and crew had to abandon a stricken ship.

Fin da giovane, addirittura dal 1911, Benito Mussolini aveva cominciato a scrivere pagine in cui raccontava la propria vita. Aveva proseguito durante la prima guerra mondiale con un diario in cui raccontava le sue avventure di cronista militare dal retrofronte. Nel 1932 aveva a lungo dialogato con il giornalista tedesco Emil Ludwig per descrivere la vita di un dittatore sotto le luci della ribalta e dietro le quinte.

Guido Ucelli di Nemi (1885-1964) è stato uno dei grandi industriali italiani del Novecento e, al tempo stesso, un italiano che ebbe il coraggio di mettere in gioco tutte le sue fortune per salvare gli amici ebrei dalle aberrazioni delle leggi razziali prima e dalle persecuzioni naziste poi. Nel 1914 sposò Carla Tosi, figlia del fondatore delle omonime officine meccaniche di Legnano. Consigliere delegato della Riva, ingegnere, era un visionario appassionato di archeologia.

La felicità si impara. E i libertini, nel Settecento, lo sapevano benissimo. Vite libertine è un racconto articolato in undici quadri in cui si incontrano personaggi famosi e meno famosi di un’epoca che ha insistentemente sognato il suo paradiso terrestre. Da Voltaire e Madame du Châtelet, da Casanova al conte di Chesterfield, fino al cardinale Bernis e a La Pérouse navigatore dei sette mari, ognuno di questi, e altri, personaggi è colto in un momento cruciale della sua vita, dove felicità e malinconia, ma anche domande capitali sulla giustizia e sull’uguaglianza, si incrociano.

Fu per un ventennio una delle donne piú potenti d’Europa, o per questo almeno passò, circonfusa da un’aura di leggenda che non l’abbandonò mai. Era la figlia del dittatore d’Italia: ne fu sempre consapevole anche se talvolta non a suo agio nel ruolo. Ma alla fine del 1943, Edda Ciano Mussolini era una donna disperata, in fuga, inseguita dai nazisti e aiutata da un passato amante che sarà tra i fondatori della moda Made in Italy.

A ventinove anni Antonio Megalizzi, "il Mega" per gli amici, si batteva per unire le due grandi passioni della sua vita, l'Europa e il giornalismo, mettendo nel lavoro tutto il suo contagioso entusiasmo. Quel sogno si è spento il 14 dicembre 2018, pochi giorni dopo la strage di Strasburgo in cui Antonio era stato colpito dai proiettili di un estremista.

Un profilo di un uomo straordinario. Una interpretazione originale di una delle figure più controverse della storia. Il libro è già stato tradotto e ha suscitato interesse di pubblico e di critica in Germania, Francia, Spagna, America, Brasile. Luciano Canfora insegna Filologia classica all'Università di Bari.

गुरुवर्य कृष्णराव अर्जुन केळूसकर गेल्या शतकातील एक महान चरित्रकार आहेत. छत्रपती शिवाजी महाराजांचे मराठीतील पहिले विस्तृत चरित्र त्यांनी लिहिले. विख्यात चरित्रकार डॉ. धनंजय कीर लिहितात, 'केळूसकरकृत शिवचरित्राएवढे समग्र व सविस्तर चरित्र आजपर्यंत कोणीही लिहिले नाही. तसेच गौतमबुद्ध आणि संत तुकाराम यांचे पहिले चरित्रकारही केळूसकरच आहेत.' राजकीय ऋषी मामा परमानंद, न्यायमूर्ती माधवराव रानडे, महाराजा सयाजीराव गायकवाड यांनी गुरुवर्य केळूसकरांच्या लेखणी व विचारांची प्रशंसा केली.

किसी भी ऐतिहासिक व्यक्ति का जीवन-चरित्र उसके सार्वजनिक और निजी जीवन के बीच का द्वंद्व है। हर व्यक्ति अपने कंट्रास्ट में जीता है। महात्मा गांधी भी इससे अछूते नहीं रहे। महात्मा गांधी के जीवन में विचित्र विरोधाभास था।

"Lei sa la differenza fra un piccolo e un grande giornale? Il grande giornale è quello che pubblica anche le notizie che dispiacciono. S’intende, la notizia che ci dispiace la si commenta come più ci piace." — Eugenio Torelli Viollier Dalla Napoli borbonica alla Milano post-unitaria, dalla fondazione del "Corriere" alla battaglia per difenderne l’indipendenza, la straordinaria avventura dell’uomo che dopo l’Italia provò a fare gli italiani."Nacqui a Napoli, il 26 marzo 1842.

Łódź, primavera del 1947. Sul banco degli imputati della Corte Distrettuale siede Hans Biebow, nato a Brema nel 1902 e che, durante la guerra, era stato amministratore (Amtsleiter) del ghetto di Łódź. Lo stato polacco considera quest’uomo, alto, biondo e dagli occhi azzurri, come uno dei dieci peggiori criminali nazisti ancora in circolazione, al pari di Rudolf Höß (capo di Auschwitz), Arthur Greiser (Gauleiter del Warthegau) o Hans Frank (governatore del Governatorato Generale). Ma Biebow non era un militare e nemmeno un alto esponente del partito nazionalsocialista.

"Dovevo fare i conti prima o poi con Nerone. Lo avevo già affrontato di lato, semplificandolo nel male, similmente a come si tende sempre più a fare semplificandolo nel bene", confessa Andrea Carandini. Chi si è occupato di Roma antica non può evitare di confrontarsi con quell’uragano che è stato Nerone. Per interpretare una personalità del passato romano fuori misura, come quella di Nerone, occorre con una parte di sé entrare nella sua logica, mentre con l’altra avversarla, evitando la soluzione facile e deludente del tiranno democratico e individuando i modelli a cui s’ispirava.