Resultados Editorial "Audible Studios" en Ciencias biológicas

A vibrant young Hispano woman, Shonnie Medina, inherits a breast-cancer mutation known as BRCA1.185delAG. It is a genetic variant characteristic of Jews. The Medinas knew they were descended from Native Americans and Spanish Catholics, but they did not know that they had Jewish ancestry as well. The mutation most likely sprang from Sephardic Jews hounded by the Spanish Inquisition. The discovery of the gene leads to a fascinating investigation of cultural history and modern genetics by Dr. Harry Ostrer and other experts on the DNA of Jewish populations.

California now has more trees than at any time since the late Pleistocene. This green landscape, however, is not the work of nature. It’s the work of history. In the years after the Gold Rush, American settlers remade the California landscape, harnessing nature to their vision of the good life. Horticulturists, boosters, and civic reformers began to "improve" the bare, brown countryside, planting millions of trees to create groves, wooded suburbs, and landscaped cities.

A riveting exploration of how microbes are transforming the way we see nature and ourselves - and could revolutionize agriculture and medicine. Prepare to set aside what you think you know about yourself and microbes. Good health - for people and for plants - depends on Earth's smallest creatures. The Hidden Half of Nature tells the story of our tangled relationship with microbes and their potential to revolutionize agriculture and medicine, from garden to gut.

In 1954, in a remote South American village, a four-year-old girl was abducted and then abandoned deep in the Colombian rainforest. So begins the incredible true story of Marina Chapman, who went on to spend several years alone in the jungle, her only family a troop of capuchin monkeys. Using instinct to guide her, she copied everything they did and soon learned to fend for herself. At around 10 years old, a completely feral Marina was returned to civilisation by hunters, who sold her as a slave to a brothel. Beaten daily and groomed to be a prostitute, she escaped - to live the perilous existence of a Colombian city street kid.

Stimmt es, dass Elefanten über ihre Füße hören können? Wie wird CO2 im Ozean abgebaut? Warum sind Bärtierchen gar nicht so groß wie sie klingen? Was haben Farne schon alles überlegen? Warum sind Sukkulenten wahre Spezialisten? Und was haben Gene eigentlich mit einer Schere zu tun? In unserem Podcast beantworten eine marine Mikrobiologin und ein Herpetologe die großen und kleinen Fragen rund um die Biologie der Tiere, Menschen, Pflanzen und allem dazwischen.

Der Tod ist noch immer eines der größten Tabuthemen in Deutschland. In diesem Original Podcast widmen sich die Journalisten Christoph Schrag und Hendrik Schröder dem großen schwarzen Fleck.

Die Tierfilmerin Rosie Koch verbringt viel Zeit in der Natur mit wilden Tieren. Manchmal schlafen die Tiere in ihrer Gegenwart sogar ein. Genau dieser Sound ist das Beste, was Menschen passieren kann, die nur schwer einschlafen. Eine US-Studie hat nämlich belegt, dass man mit Tieren im Schlafzimmer besser schlummert. Nichts ist beruhigender als ein schnarchender Dachs, ein schmatzendes Känguru oder ein träumender Labrador.

Wissenschaft ermöglicht Atombomben und kann helfen, das Klima zu retten. Ist das jetzt gut undoder schlecht? Schwarz undoder weiß? Wissenschaftlerin Martina Preiner und Wissenschaftsjournalistin Franziska Konitzer stellen sich in ihrem Podcast den großen und kleinen Fragen des Lebens und erklären, was sie und Sie schon immer mal wissen wollten. Was ist Leben? Ab wann sind Maschinen menschlich? Funktioniert Hypnose? Kann man den Klimawandel wandeln?

In this intimate portrait of an island lobstering community and an eccentric band of renegade biologists, journalist Trevor Corson escorts the listener onto the slippery decks of fishing boats, through danger-filled scuba dives, and deep into the churning currents of the Gulf of Maine to learn about the secret undersea lives of lobsters.

L’esistenza di pianeti abitabili all’esterno del Sistema solare è ormai certa e gli scienziati sono convinti che presto scopriremo forme di vita extraterrestri; ma siamo davvero pronti per il primo contatto con gli alieni, visto che la nostra fantasia continua a essere popolata dalle creature fantastiche e inquietanti generate nel nostro immaginario dai romanzi e film di fantascienza? Per Arik Kershenbaum dobbiamo partire da ciò che sappiamo della vita sul nostro pianeta: il modo in cui sono fatti gli organismi terrestri può dirci come potrebbero essere fatti i viventi degli altri mondi.

La materia è intelligente. Solitamente pensiamo i materiali che ci circondano come semplici strumenti, passivi e incapaci di interagire con l’ambiente in modo complesso, ma a ben guardare non è affatto così. Numerosi materiali sono in grado di adattarsi agli stimoli che ricevono, di assemblarsi e ripararsi in autonomia e, in alcuni casi, di conservare una memoria del proprio passato.

Pianeta Terra, anno 2050. Le nazioni non hanno mantenuto gli impegni presi, le emissioni di carbonio non sono diminuite e il riscaldamento globale ha reso il mondo un posto invivibile, scosso da rivolte politiche e fenomeni naturali catastrofici. Questo scenario può ancora essere evitato. Attraverso un'analisi dei rischi, delle possibilità che ci restano e un decalogo di attivismo civico, Christiana Figueres e Tom Rivett-Carnac, artefici dell'Accordo di Parigi del 2015, delineano le basi per salvare il pianeta e scegliere così il futuro che ci aspetta.

La natura è più grande di noi perché ha tempi lunghi, anzi lunghissimi, mentre noi siamo su questo pianeta da duecento millenni o poco più. Come rane in un paiolo che non si accorgono di finire lentamente bollite, abbiamo cambiato la geofisiologia della Terra innescando un riscaldamento climatico che riduce la biodiversità e crea instabilità, migranti ambientali e conflitti per le risorse.

Trentasette milioni di anni fa, la rosa compare sulla terra. L'hanno rivelato i fossili ritrovati in Oregon e in Colorado confermandoci che in tempi preistorici crescevano specie diverse di rose, le stesse presenti ancora oggi nell'emisfero settentrionale. La storia del fiore, dalla sua genesi a tutto il Settecento, è un'introduzione al cuore del libro di Anna Peyron, che comincia con una data precisa: il 21 aprile 1799, quando Marie Joseph Rose Tascher de La Pagerie, nata in Martinica in una famiglia creola di coloni bianchi francesi, compra una tenuta circondata da un parco.

Volete trasformare in pochi attimi un collaboratore preoccupato in un collega motivato? O un venditore un po’ troppo sicuro di sé in uno attento e pronto a realizzare il budget? O, ancora, un gruppo spaventato in un team eccitato? È tutta una questione di chimica, di ormoni e di neurotrasmettitori.

Un presupposto: il pianeta è bello ed è possibile salvarlo. Una consapevolezza: siamo esseri viventi inseriti assieme agli altri in un unico, grande ecosistema. Un viaggio: è quello che ci propone Licia Colò, attraverso i panorami di tutto il mondo e la complessità delle sue forme di vita. Partiamo dall'Australia, che pur devastata da terribili roghi offre riserve naturali simili all'Eden, come Kangaroo Island o le Blue Mountains. Ammiriamo l'Indonesia, le sue isole mozzafiato punteggiate di vulcani, patria di animali a rischio di estinzione come gli orangutan e i draghi di Komodo.

Com'è cominciata la vita? Come si è evoluta per arrivare fino a noi? Come e perché è stata ricreata in laboratorio? La si può rendere immortale? Sono domande che non possiamo non farci. E a cui la scienza continua a dare risposte nuove e sorprendenti. Nel giro di pochi anni è cambiato tutto; oggi non solo il Dna si può estrarre e sequenziare con risultati assai affidabili ma questi studi aprono prospettive inimmaginabili.

Noi esseri umani possiamo dirci soddisfatti: siamo la specie dominante su questo pianeta, facciamo avanzare a grandi passi scienza e tecnologia e il nostro progresso sembra infinito. Abbiamo posto noi stessi e la nostra intelligenza al centro dell’universo e stiamo pensando di attribuirci un nuovo nome, Homo deus, per le nostre capacità quasi divine. Eppure, se osserviamo il nostro operato con occhio più disincantato, il nome che ci meritiamo davvero è Homo narcissus, in omaggio al nostro sfrenato egocentrismo e alla nostra incapacità di vederci come parte di un mondo che stiamo devastando.

È l'organo che più ci contraddistingue come specie, quello che – a torto o a ragione – ci fa sentire superiori agli altri esseri viventi, il fondamento della nostra civiltà e, per alcuni, la sede dell'anima; ma a che cosa serve davvero il nostro cervello, e come funziona?

Un giorno al compositore inglese Sir Edward Elgar venne chiesto da dove provenisse la sua musica. La risposta fu: "La mia idea è che ci sia musica nell’aria, musica dappertutto intorno a noi, il mondo ne è pieno e ne puoi prendere ogni volta tutta quella di cui hai bisogno". Lo stesso accade per le piante che, come la musica per Elgar, sono letteralmente dappertutto e per scriverne non si deve far altro che ascoltare le loro storie e raccontarle.