Títulos en Creación de contenido y redes sociales

È la prima volta che i cambiamenti della società sfuggono completamente al controllo della politica. L'innovazione si sviluppa lontano dai Parlamenti, i nuovi protagonisti sono troppo potenti e globali per essere affrontati da piccoli Stati. Uber liberalizza il trasporto pubblico, Spotify regala musica invece di venderla, AirBnB vanifica i tentativi degli albergatori di fare cartello, Facebook e Google iniziano a comportarsi come Stati del web, gli utenti sono i loro cittadini. Oggi gli utili si fanno conquistando miliardi di consumatori a cui migliorare la vita.

Questo libro è per te che vuoi TROVARE CLIENTI e FARE BUSINESS tramite Facebook. È stato ideato da un imprenditore e scritto da un esperto di web marketing: il giusto mix tra pragmatismo e tecnica, dunque. Come chiarisce subito l'autore nella premessa, non ci interessa la "fuffa" ma solo la sostanza. Quindi qui si va direttamente al sodo ma in modo assolutamente fresco, facile da fruire e mettere in pratica. Dimentica i prolissi e fumosi libri della concorrenza, da mal di testa dopo la terza pagina! Questa è una guida OPERATIVA E RISOLUTIVA ed è un concentrato di "chicche".

C'è chi li ama alla follia e ne fa un uso smodato. Chi li detesta e pensa siano la causa di tutti i mali della società. Chi non ammetterà mai di esserne dipendente, chi ci bazzica ma non si espone, chi ci si diverte senza subirli. Che li si ami o si odi, è passato il tempo in cui si credeva che i social media fossero una moda passeggera: quindici anni fa, quando Facebook muoveva i primi passi, e i vari Snapchat, Instagram, Musically erano ancora da venire, senza saperlo stavamo assistendo a una svolta irreversibile nel nostro modo di comunicare.

Since the boom of social media in the mid-2000s, tens of millions of people have started their own platforms in hopes of creating success on their own terms. But with great visibility comes great vulnerability. We become riddled with self-doubt and trapped performing a version of what we believe will be acceptable to others—optimized for more external approval and algorithmic success. What if the mere act of being followed—including the criticism, judgment, and expectation social media creates—could actually become a tool for your personal growth?

Żyjemy w epoce przepływu informacji, w której znaczenie komunikatywności jest podkreślane na każdym kroku. Rozwijamy technologie przetwarzania i analizowania danych na poziomie nigdy dotąd nie znanym. Błędy lub celowe przekłamania w wynikach tych procesów mogą zdarzać się bardzo łatwo – i zdarzają się, o czym media (same będące źródłem największych manipulacji) donoszą każdego dnia. Coraz bardziej tracimy zdolność rozpoznawania granicy dzielącej rzeczywistość od sytuacji fabrykowanych dla uzyskania korzyści kosztem innych, nieświadomych osób.

Drawing from a wealth of experiences including being the youngest published chemist in the world, working as executive in the upper echelons at JPMorgan Chase, and founding her own company, Isa helps listeners better understand what constitutes success, identify what’s really important, and achieve a balance between the curated online world and the enriching, emotionally nourishing world right in front of us.

Nobody meant for this to happen. Facebook didn't mean to facilitate a genocide. Twitter didn't want to be used to harass women. YouTube never planned to radicalise young men. But with billions of users, these platforms need only tweak their algorithms to generate more 'engagement'. In so doing, they bring unrest to previously settled communities and erode our relationships. Social warming has happened gradually - as a by-product of our preposterously convenient digital existence.