Títulos en Antropología

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio?

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?

Fin dai tempi più antichi, l'uomo ha cercato di spiegare il perché delle sue sfortune, inventando storie talmente convincenti da sopravvivere anche oggi, tanto che quando si rompe uno specchio o quando un gatto nero attraversa la strada, quelle storie attraversano la nostra mente e le raccontiamo a chi abbiamo vicino in quel momento. Come mai, ancora nel 21esimo secolo, in un era altamente tecnologica e iperconnessa come la nostra, questa sorta di "sottocultura parallela" continua a resistere? Tradizione? Ignoranza? Cazzeggio? Tutte queste cose insieme?

Un viaggio eccezionale nell'Italia degli anni ottanta, attraverso i luoghi e le esperienze degli operai della Fiat. Un reportage che va oltre l'universo metallico delle grandi fabbriche automobilistiche, qui descritte in "presa diretta", per raccontare la vita nei casermoni di periferia, le metamorfosi avvenute nei paesini meridionali degli emigranti, gli operai divisi tra robot e lavoro contadino, le patetiche gite aziendali in cui si ricerca la socialità un tempo vissuta nel sindacato.

Perché gli Italiani mangiano la pasta al dente? La "tempura" è davvero un'invenzione giapponese? Perché la pizza ha conquistato il mondo? E perché il sushi ha conquistato noi? E cosa c'entrano il baccalà con il Concilio di Trento e il caffè con la nascita delle compagnie di assicurazioni? Sono alcuni degli argomenti affrontati da questo libro. Tradizioni gastronomiche, modi di cuocere il cibo, maniere di comportarsi a tavola, passioni, repulsioni, valori estetici, tipicità, territori, sono altrettanti specchi del rapporto che gli uomini hanno con se stessi.

Cette "Brève histoire de l'humanité" déroule notre histoire globale, des premiers hominidés à aujourd'hui et interroge l'avenir qui nous attend. Comment l'"Homo Sapiens" a-t-il réussi à dominer la Terre ? Quelle singularité nous a permis de s'unir pour créer villes et empires, l'idée de religion, les concepts politiques de nation ou plus récemment des droits de l'homme ? Pourquoi cette dépendance et cette croyance que notre bonheur dépend de l'argent et de la possibilité de consommer ?

Inequality, social immobility, and political polarization are only a few crucial phenomena driven by the inevitability of social structures. Social structures determine who has power and influence, account for why people fail to assimilate basic facts, and enlarge our understanding of patterns of contagion - from the spread of disease to financial crises. Despite their primary role in shaping our lives, human networks are often overlooked when we try to account for our most important political and economic practices.

From prehistoric Mexico to modern Istanbul, Mary Beard looks beyond the familiar canon of Western imagery to explore the history of art, religion, and humanity. Conceived as an accompaniment to How Do We Look and The Eye of Faith, the famed Civilizations shows on PBS, renowned classicist Mary Beard has created this elegant volume on how we have looked at art.

“There is no good reason why human societies should not be described and explained with the same precision and success as the rest of nature.” Thus argues evolutionary psychologist Pascal Boyer in this uniquely innovative book. Integrating recent insights from evolutionary biology, genetics, psychology, economics, and other fields, Boyer offers precise models of why humans engage in social behaviors such as forming families, tribes, and nations, or creating gender roles.

What is it like to live and work in a remote corner of the world and befriend a courageous midwife who breaks traditional roles? Monique and the Mango Rains: Two Years with a Mali Midwife is the inspiring story of Monique Dembele, an accidental midwife who became a legend, and Kris Holloway, the young Peace Corps volunteer who became her closest confidante. In a small village in Mali, West Africa, Monique saved lives and dispensed hope every day in a place where childbirth is a life-and-death matter and where many children are buried before they cut a tooth.

Although eugenics is now widely discredited, some groups and individuals claim a new scientific basis for old racist assumptions. Pondering the continuing influence of racist research and thought, despite all evidence to the contrary, Robert Wald Sussman explains why - when it comes to race - too many people still mistake bigotry for science.

Daniel Hill will never forget the day he heard these words: "Daniel, you may be white, but don't let that lull you into thinking you have no culture. White culture is very real. In fact, when white culture comes in contact with other cultures, it almost always wins. So it would be a really good idea for you to learn about your culture." Confused and unsettled by this encounter, Hill began a journey of understanding his own white identity. Today he is an active participant in addressing and confronting racial and systemic injustices.

In Extreme Cities, Ashley Dawson argues that cities are ground zero for climate change, contributing the lion's share of carbon to the atmosphere, while also lying on the frontlines of rising sea levels. Today, the majority of the world's megacities are located in coastal zones, yet few of them are adequately prepared for the floods that will increasingly menace their shores. Instead, most continue to develop luxury waterfront condos for the elite and industrial facilities for corporations. These not only intensify carbon emissions, but also place coastal residents at greater risk.

American Apartheid shows how the Black ghetto was created by Whites during the first half of the 20th century in order to isolate growing urban Black populations. It goes on to show that, despite the Fair Housing Act of 1968, segregation is perpetuated today through an interlocking set of individual actions, institutional practices, and governmental policies. In some urban areas the degree of black segregation is so intense and occurs in so many dimensions simultaneously that it amounts to "hypersegregation".

In this new version, Jane Bussmann not so much reads as brilliantly performs her supreme comic history of British youth culture, acid house, and nightclubbing. A book so wonderful, it featured in Jeremy Deller’s winning submission to the Turner Prize. A Muzik Awards Book of the Year.