Títulos en Historia del deporte

I calciatori vivono la loro vita sotto a quei quattro riflettori che illuminano il magico rettangolo verde di uno stadio, dove a volte accadono imprese impossibili. Gol spettacolari, rimonte imprevedibili, emozioni vere e genuine che lasciano il segno nel cuore di milioni di tifosi. Ma talvolta capita che quegli stessi riflettori si spengano improvvisamente sulla vita e sulla carriera di un singolo calciatore che è prima di tutto, un uomo. Eventi che creano storie che vanno raccontate, perché il ricordo e le gesta sportive di uomini straordinari non vada perduto.

I calciatori vivono la loro vita sotto a quei quattro riflettori che illuminano il magico rettangolo verde di uno stadio, dove a volte accadono imprese impossibili. Gol spettacolari, rimonte imprevedibili, emozioni vere e genuine che lasciano il segno nel cuore di milioni di tifosi. Ma talvolta capita che quegli stessi riflettori si spengano improvvisamente sulla vita e sulla carriera di un singolo calciatore che è prima di tutto, un uomo. Eventi che creano storie che vanno raccontate, perché il ricordo e le gesta sportive di uomini straordinari non vada perduto.

I calciatori vivono la loro vita sotto a quei quattro riflettori che illuminano il magico rettangolo verde di uno stadio, dove a volte accadono imprese impossibili. Gol spettacolari, rimonte imprevedibili, emozioni vere e genuine che lasciano il segno nel cuore di milioni di tifosi. Ma talvolta capita che quegli stessi riflettori si spengano improvvisamente sulla vita e sulla carriera di un singolo calciatore che è prima di tutto, un uomo. Eventi che creano storie che vanno raccontate, perché il ricordo e le gesta sportive di uomini straordinari non vada perduto.

I calciatori vivono la loro vita sotto a quei quattro riflettori che illuminano il magico rettangolo verde di uno stadio, dove a volte accadono imprese impossibili. Gol spettacolari, rimonte imprevedibili, emozioni vere e genuine che lasciano il segno nel cuore di milioni di tifosi. Ma talvolta capita che quegli stessi riflettori si spengano improvvisamente sulla vita e sulla carriera di un singolo calciatore che è prima di tutto, un uomo. Eventi che creano storie che vanno raccontate, perché il ricordo e le gesta sportive di uomini straordinari non vada perduto.

I calciatori vivono la loro vita sotto a quei quattro riflettori che illuminano il magico rettangolo verde di uno stadio, dove a volte accadono imprese impossibili. Gol spettacolari, rimonte imprevedibili, emozioni vere e genuine che lasciano il segno nel cuore di milioni di tifosi. Ma talvolta capita che quegli stessi riflettori si spengano improvvisamente sulla vita e sulla carriera di un singolo calciatore che è prima di tutto, un uomo. Eventi che creano storie che vanno raccontate, perché il ricordo e le gesta sportive di uomini straordinari non vada perduto.

I calciatori vivono la loro vita sotto a quei quattro riflettori che illuminano il magico rettangolo verde di uno stadio, dove a volte accadono imprese impossibili. Gol spettacolari, rimonte imprevedibili, emozioni vere e genuine che lasciano il segno nel cuore di milioni di tifosi. Ma talvolta capita che quegli stessi riflettori si spengano improvvisamente sulla vita e sulla carriera di un singolo calciatore che è prima di tutto, un uomo. Eventi che creano storie che vanno raccontate, perché il ricordo e le gesta sportive di uomini straordinari non vada perduto.

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These days, swimming may seem like the most egalitarian of pastimes, open to anyone with a swimsuit - but this wasn't always the case. In the 19th century, swimming was exclusively the domain of men, and access to pools was a luxury limited by class. Women were (barely) allowed to swim in the sea, as long as no men were around, but even into the 20th century they could be arrested and fined if they dared dive into a lake. It wasn't until the 1930s that women were finally granted equal access.

Dopo aver raccontato come amavano i romani e i greci, in che modo vivevano politica e religione, nascita e morte, qual era la struttura della società, delle case e delle famiglie, Eva Cantarella non poteva far mancare agli ascoltatori - nell'anno dei Giochi di Rio de Janeiro - una storia delle Olimpiadi antiche.

Who was Maurice the man, and who was Mad Dog the character? Maurice "Mad Dog" Vachon was a gold medalist, a pro-wrestling legend, and a pop culture icon - but he was also a son, husband, and father. Mad Dog explores Vachon's career and personal struggles with painstakingly detailed historical research and through both Maurice's own recollections and those of the people who knew him best.

Father David Bauer changed lives - at the rink, in the classroom, and at the pulpit. Bauer's dream created the first truly national Canadian hockey team. In 1963 that unique group represented Canada abroad and were committed to both country and to Father Bauer. Whether shepherding the hockey program at St. Michael's College in Toronto or the men's national team out of the University of British Columbia, Bauer was both spiritual leader and trailblazer.

What will it take to run a marathon in less than two hours? The world's fastest times for the marathon have been dropping since the distance of 26.2 miles was made official nearly one hundred years ago. But after a noticeable decline that occurred for a half century, the times, while still edging lower, have stalled several minutes north of two hours for the past decade. For the first time, 1:59 examines what it will take for an elite distance runner to go subtwo hours.

On January 1, 1966, New York came to a standstill as the city's transit workers went on strike. This was the first day on the job for Mayor John Lindsay - a handsome, young former congressman with presidential aspirations - and he would approach the issue with an unconventional outlook that would be his hallmark. Against this backdrop, too, the sporting scene saw tremendous upheaval.

His winning percentage was well above Jordan’s shooting average or Woods’s domination of golf tournaments. And he sold products and drew spectators like no one had ever done. He was hands down the most famous athlete in America’s most popular spectator sport, and exactly one hundred years ago you would have been hard pressed to find anybody in the country who didn’t know his name. He was Dan Patch, and he was a racehorse.

University of Miami football is more than national championships, 30-game winning streaks, and being a pipeline to the NFL. It’s the Gator Flop, defeating Tulane on a fifth down, and playing three games in eight days. It’s converting third and 44 against Notre Dame, Michael Irvin talking smack with Florida State’s Deion Sanders, and Vinny Testaverde being sacked by hamburgers.

In the wake of the Tour de France’s fallen heroes, the story of one of history’s most legendary cyclists provides a much-needed antidote. In 1907 the world’s most popular athlete was not Cy Young or Ty Cobb. Rather, he was a black bicycle racer named "Major” Taylor. In his day, Taylor became a spiritual and athletic idol. He was the fastest man in America and a champion who prevailed over unspeakable cruelty. The men who aided him were among the most colorful to emerge from the era.

Legendary sportswriter Red Smith characterized Ben Hogan’s comeback from a near-fatal automobile crash in February 1949 as “the most remarkable feat in the history of sports.” Now, more than 60 years later, that statement still rings true. The crowning moment of Hogan’s comeback was his astonishing victory in the 1950 U.S. Open at Merion Golf Club near Philadelphia, where his battered legs could barely carry him on the 36-hole final day.

No single element has the power to absolutely define the lasting enchantment of Oklahoma football. Decades of great successes and occasional heartbreak have spawned generations of faithful disciples, who treat fall Saturdays like sacred holidays dedicated to their heroes donning the crimson and cream. Tales from the Oklahoma Sooner Sideline provides a glimpse, with a behind-the-scenes perspective, into the traditions surrounding Oklahoma football.

A list of legends is significant not only for who makes the list, but who gets left off of it. If there are no obvious omissions, then the list of candidates was probably less than legendary in the first place. Not so in the case of the Syracuse University Orangemen. Calling roll on Syracuse’s all-time basketball greats can take up the greater part of a day. The school produced its first All-American, Lewis Castle, in 1912. More recently, Carmelo Anthony, one of the best freshmen to ever play college basketball, led the 2003 Orangemen to the school’s first NCAA championship.