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L’opera introduce alla comprensione di chi o che cosa è un Maestro. Qualcosa che Osho spiega così: «Il Maestro è un medium della consapevolezza universale. Se tu sei disponibile, all’improvviso la consapevolezza universale scuote la consapevolezza assopita, addormentata, presente dentro di te. Il Maestro di fatto non fa nulla. Tutto accade! Non devi andare da nessuna parte: sei già là, dovedevi arrivare. Sei esattamente ciò che devi diventare. La tua essenza è la tua realizzazione!

Continua il processo di “addestramento della mente” – e del cuore – delineato da Atisha. In questa terza sezione, vengono suggerite alcune strategie che rafforzano la capacità di governare la mente, per non subirne gli abituali meccanismi, con inevitabili effetti collaterali. Per esempio, si potrebbero cercare lussi e comodità fasulle che comportano dolori, affanni e afflizione. E Osho chiarisce: “L’umanità ricerca il piacere, ma continua a trovare miseria e in felicità, perché cerca all’esterno; laddove è reale solo ciò che è dentro di noi, qualcosa che la morte non può portarsi via”.

Descrivendo il suo approccio allaVia del Tao, Osho ha detto: «Io insegno semplicemente a esserequi, e lasciare che la beatitudine dell’esistenza si riversi in te. Perché dovresti andare altrove? E, inogni caso, dove andresti? Puoi prendere un treno, un autobus, un aeroplano e spostarti dove vuoi... addirittura un razzo può portarti sulla luna! E tra qualche anno potresti anche andare su Marte; tra qualche decennio potresti raggiungere una qualsiasi stella. Ma tutto questo è stupidità. Cosa farai, impettito in piedi sulla luna?

Con forza e determinazione dirompente, Osho smantella la miriade di problemi generati dalla menteumana e illumina una strada di profondo rilassamento in cui il potenziale presente in ognuno di noi puòraggiungere la suprema fioritura: uno stato dell’essere conosciuto in Oriente come Nirvana. «Nirvana è vivere la vita ordinaria in modo così attento, così colmo di consapevolezza, così pieno di luce, che tutto diventa luminoso. È possibile. Lo dico perché l’ho vissuto in questo modo, lo stovivendo così. Quando lo dico, parlo per esperienza.

Prosegue il processo di “addestramento della mente” – e del cuore – delineato da Atisha, a partiredal consiglio di attivare una modalità di visione di se stessi, libera dalle proiezioni e dal giudizioaltri. Nel contesto di ricerca qui delineata, il coraggio di vedere fino a che punto si partecipa aicomuni giochi del mondo nasce dalla pratica dei “preliminari” descritti nelLibro della saggezza–la prima parte del percorso evolutivo tratteggiato da Atisha un millennio fa, e decodificato da Oshoad uso dell’uomo contemporaneo.

Nietzsche divenne filosofo “per necessità”, perché attratto “dall’elemento universalmente umano”. E in tal senso incarna lo spirito dell’uomo, il suo essere spinto da una forza primordiale verso un perenne superamento, volto a cogliere l’essenza che lo anima. Nell’incredibile volume di scritti, appunti, frammenti e aforismi che Nietzsche ha lasciato, risulta chiaro l’intento di fornire tracce, più che un sistema di pensiero.

Così parlò Zarathustra: “Io vi insegno il Superuomo. L’uomo è qualcosa che deve essere superato. Che avete fatto voi per superarlo?” E Osho avviando la sua visitazione del capolavoro di Nietzsche, commenta: “Cosa intende Zarathustra per ‘superuomo’? Esattamente quello che io intendo per ‘uomo nuovo’. Ho tralasciato la parola ‘super’ per motivi ben precisi. Può essere fraintesa... lo è già stata. L’uomo del futuro è per me ‘l’uomo nuovo’.

“Per me, maturità è un altro nome per definire la realizzazione: giungere al pieno compimento del tuo potenziale. Ti sei realizzato: il seme è giunto al termine del lungo viaggio ed è fiorito. La maturità ha una fragranza. Dona all’individuo un’incredibile bellezza, gli dona intelligenza, l’affila al massimo. Lo rende pura amorevolezza: la sua azione è amore, la sua inazione è amore; la sua vita è amore, la sua morte è amore. Non è altro che un fiore d’amore.”

All’origine esiste un cielo vuoto che inizia a pulsare e subito si dispiega in vibrazioni, forme, sensazioni, emozioni, immagini. Seguito da balbettii, gesti, pensieri, azioni, proiezioni e quant’altro implica esistere in questo mondo. Nell’essere umano quell’intero processo si lega a un profondo bisogno di significato, quasi dovesse assolvere un compito esistenziale che lo spinge a cercare, a cercarsi, a trascendere; ma anche a creare teorie e costrutti mentali che possano esorcizzare un intimo richiamo verso qualcosa di inesplicabile.

“Il mio sforzo è condurre l’uomo e la donna a una dimensione in cui si possano accettare a vicenda, in quanto polarità complementari e opposte. Se una sola frazione, seppur minuscola, della società riuscirà a rispettarsi vicendevolmente, avverrà un’incredibile rivoluzione.” Così Osho introduce a una delle sue prospettive che rimane un’utopia, là dove prevale un’idea maschio-centrica di come il mondo dovrebbe essere. Questa antologia è nata sulla base di domande fatte a Osho da tante donne, e grazie a un lavoro di selezione di altre donne.

Il Sufismo – inteso come processo esperienziale – che Osho invita a visitare in questo libro, apre al mondo dell’amore incondizionato. Qualcosa a cui tutti aspiriamo, nel nostro innamorarci e relazionarci. Come spiegato nel primo capitolo, occorre però connettersi con quanto condiviso tramite l’esperienza, e in tal senso Osho e i mistici Sufi sono ricchi di strategie proposte nel testo, rimaste efficaci nel tempo.