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Le ricette dei crostini tratte da "La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene" di Pellegrino Artusi.

Stefania Corrado, consulente strategica di food marketing, giornalista, docente e food writer, con una solida esperienza nella creazione di contenuti editoriali e digitali per il settore gastronomico, firma il primo audiolibro di ricette pubblicato in Italia: La cucina italiana reloaded. In questo innovativo progetto, Stefania reinterpreta alcune delle ricette più iconiche della tradizione italiana, affiancando alla versione autentica una sua personale rivisitazione creativa.

Discover 2200+ days of mouthwatering, heart-healthy recipes that make eating well effortless! This ultimate beginner-friendly guide includes a 30-day meal plan and easy shopping lists to keep you inspired every step of the way. Enjoy quick, delicious meals packed with fresh ingredients, bold flavors, and proven health benefits—without the stress!

La storia italiana del nostro protagonista comincia vent’anni fa a Torino, dove la gente della notte arrivava nel suo bugigattolo per mangiare il kebab più buono della città.

Se all'asilo giochi col Dolce Forno e non con le macchinine il tuo destino è diventare chef. Marcello Trentini è cuoco da più di vent'anni, ha ancora tutti i capelli in testa e non è obeso: alla sua età molti dei suoi maestri erano messi peggio.

Perché gli Italiani mangiano la pasta al dente? La "tempura" è davvero un'invenzione giapponese? Perché la pizza ha conquistato il mondo? E perché il sushi ha conquistato noi? E cosa c'entrano il baccalà con il Concilio di Trento e il caffè con la nascita delle compagnie di assicurazioni? Sono alcuni degli argomenti affrontati da questo libro. Tradizioni gastronomiche, modi di cuocere il cibo, maniere di comportarsi a tavola, passioni, repulsioni, valori estetici, tipicità, territori, sono altrettanti specchi del rapporto che gli uomini hanno con se stessi.

Il suo nome era Salvatore Chiappa, tortaio, ma soprattutto livornese. Tutti lo conoscevano come "Gagarin". Da cosa venisse il soprannome con cui la gente di Livorno e, conseguentemente e per traslato, del mondo intero, lo identificava è cosa interessante ma del tutto ignota.

Le penne nascono lisce e solo lisce. A Napoli c'è la tradizione, che ormai ha assunto caratteristiche di vera e propria venerazione, dello zito. Lo zito è un formato di pasta lunga di forma circolare con un grosso buco in mezzo. Quando lo si spezza in due o più segmenti e lo si manda a svenire nell'acqua bollente salata, lo zito produce dei frammenti di pasta piccolissimi che non si buttano via, nossignori, che lo spreco è peccato mortale, e poi è bello stare ancora quei cinque-dieci minuti a tavola per ripescarli nel condimento.